No a nuove tasse su merendine e voli aerei: Luigi Di Maio e Matteo Renzi contro il piano ‘verde ed educativo’ di Giuseppe Conte (che prende applausi dalla CGIL).
Di Maio e Renzi in coro contro Conte: il governo deve abbassare le tasse, non alzarle. Se la questione migranti non sembra dover creare problemi all’interno del governo, come testimoniato dal nuovo sbarco a Messina, la sensazione è che lo scontro, con la manovra alle porte, si giochi tutta sul piano economico.
Di Maio stoppa Conte, non bisogna aumentare le tasse
Incredibile a dirsi se pensiamo a poco tempo fa, ma il leader del Movimento Cinque Stelle, temendo lo spostamento troppo a sinistra del premier, ha fatto sapere sulla sua pagina Facebook che anche e soprattutto in questa fase lo scopo del governo deve essere quello di abbassare le tasse e alzare gli stipendi. Alzare le tasse sarebbe un gioco al massacro.
Ma l’idea nsce da un ministro del Movimento Cinque Stelle
Le tasse educative (quelle sulle merendine, le bibite gassate e i biglietti aerei ad esempio) sono addirittura di matrice pentastellata. La proposta viene dal Ministro Fioramonti, del MoVimento 5 Stelle. Questo è indice del fatto che nella stessa forza politica il panorama sia quantomeno variegato. E discordante.
Matteo Renzi pone gli obiettivi: evitare l’aumento dell’Iva e non aumentare le tasse
Anche Matteo Renzi, entrato di diritto negli equilibri della nuova coalizione di governo dalla sua scissione dal Pd, ha categoricamente bocciato l’aumento delle tasse anche nella formula educativa apprezzata da Giuseppe Conte, che aveva definito praticabile la via segnata da Fioramonti. Per Renzi, in sintonia con Di Maio, il governo deve evitare di alzare tasse e Iva. Una formula semplice ma che per il titolare del Mef Gualtieri prevede conti impegnativi.
Il premier Conte strizza l’occhio alla CGIL
Intanto mentre Di Maio e Renzi sconfessavano il premier, Giuseppe Conte si trovava alla festa della CGIL a Lecce per parlare di economia green, tasse educative e soprattutto della centralità delle parti sociali, che non possono rimanere escluse da certi temi economici. E anche su questo punto la maggioranza del nuovo governo non sembra propriamente compatta…